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Mako Rio

La Casa di Cura Villa Igea, in collaborazione con il Policlinico di Abano Terme, è il primo centro nelle Marche a beneficiare della tecnologia robotica per la protesizzazione monocompartimentale del ginocchio. Tale tecnologia Mako-Plasty rappresenta probabilmente la principale innovazione tecnologica in ortopedia nell’ultimo decennio. Il Dr. Nazzareno Catalani, Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia del Ginocchio e i suoi collaboratori Dr. Davide Enea e Dr. Diego Ramazzotti hanno svolto un periodo di formazione specifico affiancati dai loro colleghi del Policlinico di Abano Terme Dr. Davide Bertolini e Dr. Claudio Khabbazè, questi ultimi tuttora attivamente coinvolti nell’attività chirurgica di Villa Igea.

Questa tecnologia proviene dall’esperienza statunitense dove la tecnica chirurgica con il sistema robotico Rio è stata studiata e messa a punto dal 2006. Sono stati installati 64 sistemi negli USA con un numero di interventi pari a 5.869 di cui 3.485 solamente nel 2010 con 324 chirurghi abilitati. Alla luce dei risultati positivi delle applicazioni la Casa di Cura Villa Igea, prima nelle Marche, ne ha deciso l’importazione e attivazione.

I risultati sono molto incoraggianti: l’impianto di protesi tramite il sistema robotico è infatti tre volte più accurato rispetto alla tecnica manuale e permette un risparmio di sostanza ossea che si traduce in una duttilità maggiore della protesi stessa. Questo strumento offre al chirurgo la soluzione per il trattamento di pazienti per i quali un tempo non vi erano cure adeguate. Si riducono i tempi di recupero post-operatorio e i tempi di ricovero (2/3 giorni di ospedalizzazione complessivi).

Attualmente il robot permette al chirurgo di inserire solamente protesi monocompartimentali, ovvero la sostituzione del solo compartimento malato del ginocchio (femoro-tibiale o femoro-rotuleo), ma è allo studio anche la possibilità di impianto di una protesi totale. Il robot RIO, fatta salva la necessaria esperienza e capacità individuale, permette al chirurgo di lavorare con maggiore precisione e in modo meno invasivo, garantendo al paziente migliori risultati in termini di ripresa della mobilità e controllo del dolore. In mano a un chirurgo esperto sono evidenti i vantaggi che questa attrezzatura può offrire poiché si fornisce al medico uno strumento dalla precisione straordinaria. Inoltre l’auspicata riduzione dei margini di insuccesso allarga la fascia d’età di pazienti a cui proporre una soluzione di tipo protesico.

Ma come avviene l’operazione?

Dopo la consueta valutazione clinica del paziente, si procede all’acquisizione di una TAC tridimensionale sulla quale il chirurgo può programmare il posizionamento ottimale della protesi per ripristinare la cinematica del ginocchio. Una volta pianificato l’intervento al computer si passa al tavolo operatorio, dove un sistema di telecamere a infrarossi permette al chirurgo di riprodurre fedelmente il lavoro preimpostato. L’operazione viene seguita su un monitor simulando il lavoro in artroscopia e il medico mediante un braccio guidato dal software effettua la fresatura per l’alloggio della protesi. Con questa metodica si limano gli errori dovuti al gesto chirurgico, all’imprecisione dello strumentario e degli strumenti, senza dimenticare il grande risparmio di tessuto osseo. Cementata la protesi l’intervento si conclude con la consueta sutura per strati dei tessuti; il paziente inizia a distanza di poche ore il recupero funzionale.

Mako Rio | Casa di Cura Villa Igea
Mako Rio | Casa di Cura Villa Igea